Introduzione
Il progetto “Le vittime italiane del nazionalsocialismo. Un progetto per le scuole e la cittadinanza” ha l’obiettivo di disseminare i risultati del precedente progetto ““Le vittime italiane del nazionalsocialismo. Conoscere, ricordare, diffondere” attraverso la realizzazione di tre documentari a scopo didattico basati rispettivamente sulle testimonianze di vittime della persecuzione antisemita, di ex-Internati militari e di sopravvissuti a stragi nazifasciste. Il progetto ha previsto inoltre la trasformazione del portale precedente in cui era ospitato l’archivio digitale con le oltre cento video-interviste realizzate fra il 2019 e il 2020 per trasformarlo in uno strumento di informazione e dialogo con le scuole e la cittadinanza in un’ottica di public history.
La realizzazione dei documentari è stata resa possibile previo un lavoro preparatorio che ha comportato: una selezione delle interviste e una ricerca iconografica volta al reperimento di fotografie storiche da inserire all’interno dei prodotti audio visivi.
A questo fine sono stati consultati archivi digitali come l’Archivio del Comitato regionale per le onoranze ai caduti di Marzabotto – Centro di documentazione per lo studio delle stragi nazifasciste e delle rappresaglie di guerra, l’archivio dell’Istituto storico Parri di Bologna, l’archivio del Centro di documentazione di Sant’Anna di Stazzema.
Una volta montati, sotto la supervisione scientifica di docenti del Dipartimento di Scienze Politiche, Giuridiche e Studi Internazionali dell’Università di Padova, i tre documentari sono stati utilizzati in incontri con docenti e studenti di scuole medie inferiori e superiori che hanno avuto luogo a Padova, nell’area di Marzabotto e a Roma.
Attività nelle scuole della Provincia di Roma
Attività nelle scuole della Provincia di Padova
Attività nelle scuole della Provincia di Bologna
A Roma gli incontri con le scuole hanno previsto anche delle visite al mausoleo delle Fosse Ardeatine, mentre gli incontri con le scuole dell’area di Marzabotto sono stati accompagnati da visite a luoghi simbolo della strage di Montesole/Marzabotto. Più specificamente a Roma sono stati realizzati incontri che hanno coinvolto: 6 classi dell’Istituto Comprensivo Francesco Laparelli (Municipio Roma 5) con il coinvolgimento di 118 studenti, 18 docenti e due accompagnatori per la visita alle Fosse Ardeatine; 1 classe del Liceo Scientifico Newton (Municipio Roma 7) con 24 studenti e 1 docente, più 1 accompagnatore per la visita alle Fosse Ardeatine. A Padova è stato realizzato un evento in un Auditorium, con la presenza di 220 studenti degli istituti superiori locali. Si trattava di ragazzi e ragazze che avrebbero partecipato a un Viaggio della Memoria. L’incontro quindi è stato propedeutico a tale attività. In provincia di Bologna, viceversa, si è lavorato con le singole classi, grazie a un laboratorio didattico appositamente progettato, denominato Voci delle vittime del nazifascismo. Questo è stato declinato in due versioni: per gli studenti della scuola secondaria di primo grado e per quelli della scuola secondaria di secondo grado.
Attraverso delle video-testimonianze appositamente raccolte e selezionate per questo progetto, gli studenti hanno preso contatto con il tema della violenza nazifascista nella Seconda guerra mondiale. Questa è stata messa in relazione all’ideologia razzista e suprematista che scatenò il conflitto. Più in generale, gli studenti hanno utilizzato interattivamente le fonti per ricostruire percorsi biografici e comprendere meglio la portata storica delle deportazioni e degli eccidi contro la popolazione. Il laboratorio in aula è stato abbinato a una visita a un luogo esperienziale: Monte Sole, in particolare il Centro di interpretazione di Marzabotto e il limitrofo Sacrario ai caduti. Complessivamente, in provincia di Bologna si sono svolti sedici incontri – tra attività in aula ed escursioni –, che hanno coinvolto dieci classi per un totale di 202 studenti.
IL PROGETTO
Videomessaggio dell’Ambasciata Tedesca
In concomitanza con il lavoro svolto con le scuole, si è proceduto ad un completo rifacimento del portale che ospitava oltre cento video-interviste a italiani e italiane sopravvissuti alla violenza nazifascista.
Una prima fase del lavoro ha comportato le seguenti attività:
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Realizzazione di un database delle interviste (giugno-luglio 2024): a partire dalle interviste raccolte nel biennio 2019-2020 durante la prima fase di vita del progetto, è stato realizzato un database in excel al fine di ottenere una visione organica dei documenti presenti nel sito web e per far emergere eventuali criticità nelle schede di descrizione esistenti.
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Ricerca iconografica per il sito web diretta all’acquisizione di immagini utili all’implementazione dei contenuti del sito. Sono stati consultati gli archivi digitali del Comitato regionale per le onoranze ai caduti di Marzabotto – Centro di documentazione per lo studio delle stragi nazifasciste e delle rappresaglie di guerra, dell’Istituto storico Parri di Bologna e del Centro di Ateneo per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea (Casrec) dell’Università di Padova, quindi selezionati e acquisiti in formato digitale icontenuti iconografici.
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Redazione di contenuti: per l’arricchimento del portale web del progetto sono stati redatti brevi testi per l’integrazione di nuovi contenuti. Nello specifico sono state oggetto di revisione e integrazione la scheda di introduzione all’archivio interviste, le citazioni bibliografiche e la sitografia; è stata redatta una timeline contenente 10 date simbolo per il progetto con una loro breve descrizione; sono stati selezionati e brevemente descritti oltre 30 luoghi emblematici della violenza nazifascista (luoghi di stragi e deportazione). Infine, sono state raccolte informazioni essenziali per la realizzazione delle infografiche correlate ai video documentari.
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Schedatura dell’archivio interviste: le interviste realizzate nel biennio 2019-2020 sono state interamente schedate e descritte. In particolare si tratta di 104 documenti, per ognuno dei quali è stata compilata una scheda contenente dati identificativi, descrittivi, collegamenti esterni e riferimenti, credits e copyright, dati tecnici. Per ogni intervista è stata verificata la presenza di liberatorie ed eventuali criticità. Ciascun documento è stato corredato da un indice tematico, con il quale – attraverso la segnalazione di time code – si è anche proceduto alla sua capitolazione video. La scheda utilizzata per la descrizione era stata condivisa con il gruppo di lavoro e vagliata prima dell’inizio dell’attività di schedatura.
Si è inoltre proceduto a schedare una nuova intervista, realizzata nel 2024. In seguito, per ogni testimone è stato redatto un breve profilo biografico che individua i dati salienti dell’intervista e ne costituisce un’anteprima pubblica sul sito.
Il portale web è stato totalmente rinnovato, con la creazione di un nuovo design grafico e l’implementazione degli strumenti e delle funzionalità, oltre alla sua promozione e diffusione.
Per lo sviluppo sono state utilizzate le infrastrutture tecnologiche più avanzate al momento disponibili, che hanno permesso di realizzare una piattaforma con elevati standard di performance e sicurezza. Tramite l’utilizzo di strumenti innovativi si è potuto offrire agli utenti una navigazione molto più approfondita e interessante all’interno di uno spazio moderno e di forte impatto visivo, ottimizzato per il funzionamento su tutti i dispositivi (pc, smartphone, tablet) in modo da rendere la piattaforma altamente fruibile da un pubblico il più vasto possibile.
È stata migliorata la presentazione dei contenuti, tramite il reinserimento completo di tutti i video già presenti, l’aggiunta di nuovi materiali e una completa rielaborazione strutturale della sezione dedicata all’archivio storico, che ha ora un design che renda la navigazione più semplice e coinvolgente e strumenti di ricerca avanzati basati sull’intelligenza artificiale.
Particolare attenzione è stata dedicata all’attività di ottimizzazione per i motori di ricerca e di promozione web e social, permettendo al portale di risultare ai primi posti tra le ricerche dedicate.
Il progetto di ricerca “Le vittime italiane del nazionalsocialismo. Conoscere, ricordare, diffondere”.
ha avuto come scopo la raccolta di video-testimonianze di vittime italiane della violenza perpetrata da nazisti e fascisti durante il periodo dell’occupazione tedesca in Italia (1943-1945). La ricerca è finanziata dal Fondo italo-tedesco per il futuro, stanziato dalla Repubblica federale tedesca per realizzare una politica di riconciliazione e sviluppare una comune cultura del ricordo fra Italia e Germania.
Il gruppo di lavoro, coordinato dal prof. Filippo Focardi e composto da sette ricercatori, si è avvalso della collaborazione dell’Associazione italiana di storia orale (Aiso), dell’Istituto nazionale Ferruccio Parri – Rete degli Istituti per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea, del Centro di documentazione ebraica contemporanea (Cdec), della Fondazione Fossoli e dei principali enti e associazioni di rappresentanza delle diverse categorie di testimoni.
Le testimonianze raccolte sono state depositate presso un archivio digitale dell’Università di Padova, accessibile attraverso questo sito in forma riservata, previa registrazione. L’archivio conserva anche interviste video o sonore, realizzate in precedenza da enti, associazioni e privati. Inoltre presenta schedature di altri archivi che conservano testimonianze orali di vittime della violenza nazista e fascista.
Destinatari del progetto sono gli studiosi e i ricercatori che si occupano della storia e della memoria della Seconda guerra mondiale, sia in Italia che all’estero, i docenti e le studentesse e gli studenti delle università e delle scuole, nonché la società civile interessata a questi temi.
IL PROGETTO
Metodologia
Il gruppo di ricerca ha scelto, per questioni logistiche funzionali alla raccolta delle video-interviste sul campo, di suddividere il lavoro su tre diverse aree geografiche: la zona centro nord/nord ovest, la zona nord-est, la zona centro-meridionale dell’Italia.
La selezione dei nominativi dei testimoni da intervistare avviene grazie alla collaborazione di alcuni istituti di ricerca e delle associazioni combattentistiche e reducistiche, nonché attraverso i contatti diretti che ogni ricercatore ha sul territorio con studiosi, esperti e responsabili delle sezioni locali di questi stessi istituti o associazioni.
Riguardo la modalità di svolgimento delle video-interviste, dopo un confronto con il comitato scientifico del progetto e un incontro con i rappresentanti dell’Associazione italiana di storia orale (AISO) si è deciso di non procedere per mezzo di una rigida griglia di domande da sottoporre al testimone, ma di rendere quanto più spontanea e “flessibile” l’intervista, favorendo la forma del “racconto”, lasciando ampio spazio alle parole del testimone e limitando al minimo le interruzioni e le domande degli intervistatori.
In ogni modo si cerca di toccare in tutte le interviste temi e questioni comuni quali:
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famiglia, ambiente sociale/politico/religioso in cui si è cresciuti, educazione, rapporto col fascismo e ricordo del Ventennio;
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- scoppio della guerra e ricordi di vita nell’Italia impegnata nel conflitto;
- leggi razziali del 1938 nel caso dei perseguitati razziali; arruolamento nel Regio esercito nel caso di ex militari e esperienza di guerra prima dell’8 settembre 1943;
- caduta del fascismo e armistizio dell’8 settembre;
- occupazione tedesca e periodo 1943-1945: fuga dalle persecuzioni o deportazione per i perseguitati razziali; sfollamento e stragi naziste per le vittime civili; arresto e deportazione nei campi nazisti per i militari internati e i deportati per motivi politici e razziali; cattura, arresto e violenze subite per i partigiani; cattura e impiego nel lavoro in Italia o dopo trasferimento nel Reich per i lavoratori coatti;
- scelta antifascista e decisione di dire “no” a Salò;
- liberazione;
- dopoguerra e ritorno alla vita;
- risarcimento-riconoscimento ufficiale dello Stato italiano nel dopoguerra;
- memoria privata e pubblica, ruolo di testimone e appartenenza ad associazioni reducistiche;
- rapporto coi tedeschi e con il fascismo – sentimento di rancore o vendetta;
- richiesta di raccontare un episodio a scelta.
IL PROGETTO
Tipologia delle vittime
Consapevoli della criticità scientifica della selezione dei testimoni si è deciso di intervistare coloro che hanno subito direttamente la violenza nazista e fascista. Di conseguenza si è scelto di adottare un criterio “largo” per quanto riguarda le vittime delle persecuzioni razziali, puntando a includere anche quanti sono scampati alla deportazione, ma sono stati comunque perseguitati (in modo analogo si è proceduto per i perseguitati politici); di prendere in considerazione possibilmente i sopravvissuti e i testimoni diretti (non quelli indiretti) delle stragi contro civili e militari; di estendere la categoria dei lavoratori coatti anche a quelli che sono stati rastrellati e costretti al lavoro in Italia (per esempio sul fronte meridionale); di restringere la categoria delle vittime partigiane a chi sia stato arrestato e/o deportato, abbia subito torture e violenze o sia scampato a deportazioni e fucilazioni dopo la cattura. Un caso particolare è costituito da un numero limitato di interviste a parenti di vittime per i quali l’esperienza della violenza subita dal parente è stata particolarmente significativa e che permettono di aprire una riflessione sulla trasmissione della memoria alle (e tramite le) seconde generazioni.
Qui di seguito le tipologie di vittime individuate:
- Ebrei perseguitati
- Ebrei deportati
- Deportati politici
- Lavoratori coatti in Italia/Lavoratori coatti nel Reich
- Superstiti di stragi
- Prigionieri militari
- Internati civili
- Internati militari italiani (IMI)
- Partigiani
- Seconde generazioni
IL PROGETTO
Risultati della ricerca
Le interviste realizzate sono visibili sul sito alla sezione “Archivio interviste”, corredate dai dati essenziali riguardanti il testimone e l’intervista stessa: luogo e data in cui è avvenuta; nomi degli intervistatori e di altre persone presenti; breve descrizione della video-intervista e scaletta degli argomenti affrontati; periodo storico ripercorso dal testimone; luoghi citati; parole chiave e “tag”; essenziali riferimenti bibliografici o a siti e altre interviste correlate. L’insieme di questi dati è ricavato da una scheda metadati tecnica, con rispettive voci, compilata dai ricercatori a supporto di ogni intervista.
In considerazione della numerosa produzione scientifica già realizzata in passato su temi affini al presente lavoro e di progetti simili ad oggi in corso e tenendo conto delle criticità inerenti la ricerca (prima fra tutte l’età avanzata dei testimoni), si sono individuati alcuni aspetti originali e caratterizzanti questo progetto.
Un primo aspetto punta a una rinnovata riflessione sul tema della “stratificazione della memoria”: realizzare dunque interviste che possano essere confrontate da studiosi e ricercatori con quelle eseguite già in passato o con il materiale scritto e audiovisivo già a disposizione (è il caso ad esempio delle vittime di una strage).
Si vuole poi dare voce a chi non ha mai rilasciato nessuna testimonianza pubblica della sua esperienza, provando anche a far emergere ricordi ed episodi che non riguardino solo la vicenda specifica della violenza subita, ma in generale la vita del testimone prima, durante e dopo la guerra (quale ad esempio il suo ruolo di “testimone” e di custode di una memoria da trasmettere alle più giovani generazioni).
Altro aspetto caratterizzante e originale del progetto è quello di integrare il presente database di video-interviste con una ricognizione scientifica di quanto è stato fatto finora (bibliografia, fondi audiovisivi, archivi orali privati, portali on-line) da enti, fondazioni, associazioni e istituti e gruppi di ricerca che hanno condotto ricerche affini, nonché, dove possibile, acquisire materiale audiovisivo da realtà più piccole locali che hanno raccolto negli anni interviste, dando così loro maggiore visibilità
IL PROGETTO
Come utilizzare le interviste?
Le interviste raccolte nell’Archivio possono essere utilizzate per scopi scientifici da studiosi e ricercatori interessati ai temi al centro del progetto e alla memoria delle violenze perpetrate dal nazismo e dal fascismo in Italia. Per chi volesse citare come fonte, all’interno di un saggio o di un volume, una delle interviste presenti su questo sito nel database “Archivio interviste”, occorre adottare la seguente dicitura:
Intervista a “cognome e nome del testimone”, Progetto Le vittime italiane del nazionalsocialismo. Le memorie dei sopravvissuti. Conoscere, ricordare, diffondere, Dipartimento di Scienze politiche, Giuridiche e Studi internazionali, Università degli studi di Padova, https://memoriavittimenazismofascismo.it/ [ultimo accesso: “data”]
Le interviste possono inoltre essere utilizzate come materiale didattico a supporto di lezioni, indirizzate a un pubblico di giovani studenti o di non specialisti, che vogliano soffermarsi sul periodo storico della Seconda guerra mondiale e del biennio di occupazione tedesca in Italia (1943-1945) o sulla memoria dei crimini nazisti e fascisti nel corso del conflitto.
Si raccomanda tuttavia un uso “critico” di queste video-interviste, che rappresentano il punto di vista del testimone sui fatti accaduti e un racconto a distanza di molti anni di drammatiche vicende su cui, nel corso di questi ultimi decenni, sono stati prodotti numerosi studi scientifici e si è spesso aperto un dibattito pubblico – non privo di polemiche a volte. Si consiglia quindi di procedere sempre a incrociare e integrare quanto emerge dalla video-testimonianza con altre “fonti”, come saggi e libri storici o documenti che analizzano gli stessi eventi citati al suo interno. A tale scopo, anche per agevolare il lavoro e venire incontro all’interesse di utenti e studiosi, il sito offre nella sezione “Il contesto storico” brevi schede utili alla contestualizzazione delle interviste e nella sezione “Risorse” la possibilità di consultare una bibliografia essenziale sui temi della ricerca e di trovare riferimenti a siti web e archivi rilevanti per il periodo storico considerato.
























































