Coordinatore del progetto:

Filippo Focardi

E’ professore ordinario di Storia contemporanea presso il Dipartimento di Scienze politiche, Giuridiche e Studi Internazionali dell’Università di Padova. Dal 2018 è Direttore scientifico dell’Istituto nazionale Ferruccio Parri – Rete degli Istituti per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea. E’ membro del comitato scientifico del Centro di competenza per la storia regionale della Libera Università di Bolzano, del comitato direttivo del Centro di Ateneo per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea dell’Università di Padova, è socio fondatore e membro del comitato direttivo della Società italiana per la storia contemporanea dell’area di lingua tedesca (Siscalt), membro del comitato di indirizzo degli Annali dell’Istituto storico italo-germanico in Trento. E’ stato borsista presso l’Istituto storico germanico di Roma e visiting professor presso l’Universitè Libre de Bruxelles e l’Université Paris VIII. Ha partecipato a numerosi progetti di ricerca in Italia e all’estero. Nel 2014 ha ricevuto dall’Université Libre de Bruxelles il premio Baron Velge per i suoi studi sulla memoria della seconda guerra mondiale. Fra i suoi temi di ricerca rientrano: la memoria del fascismo, della resistenza e della seconda guerra mondiale in Italia; le politiche della memoria dell’Unione europea; i rapporti italo-tedeschi dall’Ottocento ad oggi; la questione della punizione dei criminali di guerra italiani e tedeschi dopo il secondo conflitto mondiale. Su questi temi ha pubblicato oltre cento pubblicazioni, molte delle quali tradotte in inglese, francese, tedesco, spagnolo. Fra le sue monografie figurano: La guerra della memoria. La Resistenza nel dibattito politico italiano dal 1945 a oggi, Laterza, Roma-Bari 2005; Criminali di guerra in libertà. Un accordo segreto tra Italia e Repubblica federale tedesca 1949-55, Carocci, Roma 2008; Il cattivo tedesco e il bravo italiano. La rimozione delle colpe della seconda guerra mondiale, Laterza, Roma-Bari 2013.

Ricercatori:

Irene Bolzon, Federico Goddi, Roberta Mira, Amedeo Osti Guerrazzi, Toni Rovatti, Simona Salustri, Matteo Stefanori

Irene Bolzon (Palmanova, 1986) ha conseguito nel 2014 presso l’Università degli Studi di Udine il titolo di Dottore di Ricerca in “Storia, culture e strutture delle aree di frontiera”, discutendo una tesi intitolata Il CLN dell’Istria, il governo italiano e la Zona B del TLT tra assistenza, informative e propaganda 1946-1966. Dal 2013 è socia e componente del direttivo dell’IRSREC-FVG (Istituto regionale per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea) e dal 2017 direttrice dell’Istresco (Istituto per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea della marca trevigiana). È inoltre parte del comitato scientifico dell’Istituto Nazionale “Ferruccio Parri”. Ha preso parte al progetto nazionale “Per un Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia”.  Tra le principali pubblicazioni Repressione antipartigiana in Friuli. La Caserma «Piave» di Palmanova ed i processi del dopoguerra, Kappa Vu, Udine, 2012 e Gli “Ottimi italiani”. Assistenza e propaganda italiana in Istria (1946-1966), Irsml-FVG. Trieste, 2017.

Federico Goddi, dottore di ricerca in Storia contemporanea presso l’Università degli Studi di Genova (2014). È stato Research fellow presso la Facoltà di Filosofia dell’Università del Montenegro con un programma finanziato dalla Commissione europea per la ricerca. Il progetto riguardava il sistema d’internamento italiano durante l’occupazione del Montenegro (1941-1943). Ha ricoperto la funzione di Research assistant per il McDonald Institute of Archaeology – University of Cambridge e per la School of Humanitarian and Social Sciences – University of New South Wales. È stato borsista presso il Centro interuniversitario di studi e ricerche storico-militari, dove ha svolto una ricerca sulla storia e la memoria degli alpini nel ‘900. Si è inoltre interessato di relazioni transnazionali tra partiti politici sullo sfondo del conflitto altoatesino (1955-1992), svolgendo attività di ricerca per il Centro di competenza per la Storia regionale della Libera Università di Bolzano.
Tra le sue pubblicazioni: Fronte Montenegro: occupazione italiana e giustizia militare, 1941-1943 (Leg, 2016); Studi storici per il centenario dell’Associazione Nazionale Alpini. “Alpini sempre!”, Vol. II, a cura di Nicola Labanca (Milano, 2018).

Roberta Mira è Dottore di ricerca in Studi storici per l’età moderna e contemporanea (Università di Firenze, 2006) ed è stata assegnista di ricerca all’Università di Bologna dal 2009 al 2017. È docente a contratto di Storia dei conflitti all’Università di Modena e Reggio Emilia, fa parte del comitato scientifico dell’Istituto storico di Forlì-Cesena e collabora con la rete degli Istituti storici dell’Emilia-Romagna e con la Fondazione Fossoli. È stata borsista del DAAD per un soggiorno di ricerca in Germania e ricercatrice ospite alla Freie Universität di Berlino. Ha partecipato a diversi progetti di ricerca di livello nazionale, tra cui l’Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia e l’anagrafe dei prigionieri del campo di concentramento di Fossoli. Tra le sue pubblicazioni su Resistenza, deportazione e violenze di guerra: Stragi naziste e fasciste nell’Imolese 1943-1945 (2018), Razzie di uomini per il lavoro nella Germania nazista. Una messa a punto sul caso italiano, in «Italia contemporanea», n. 266 (2012), Tregue d’armi. Strategie e pratiche della guerra in Italia fra nazisti, fascisti e partigiani (2011).

Collabora con la Fondazione Museo della Shoah di Roma. Ha conseguito il Dottorato di ricerca presso l’Università degli Studi di Torino nel 1999, è stato docente a contratto presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” fino al 2009 ed ha collaborato con l’Istituto Storico Germanico di Roma. I suoi interessi principali sono la violenza fascista e la persecuzione degli ebrei in Italia. I suoi lavori più recenti sono: Germans, Italians and Jews. The Police Forces of Occupied Italy, 1943-1945 (in corso di stampa per le edizioni dello Yad Vashem); Amedeo Osti Guerrazzi, Le udienze di Mussolini durante la Repubblica Sociale Italiana, 1943-1945, Online-Schriften des DHI Rom Neue Reihe, Band 3, 2018; Cultures of Total Annihilation? The German, Italian and Japanese Armies during the Second World War, in Alan Kramer, Miguel Alonso, Javier Rodrigo (eds.) Fascist Warfare 1922-1945, London, Palgrave Macmillan, 2019; Gli italiani e le leggi razziali, in Liana Novelli Glaab, Ebraismo e antisemitismo nella società italiana. Una storia discontinua, Frankfurt am Main, Biblioteca italiana, 2018. From Fascism to the Italian Civil War, The Republican’s Fascist’s Identity from 1943 to 1945, in Richard Carrrier – Emanuele Sica (a cura di), Italy in the Second World War: Alternative Perspectives, Leiden, Brill, 2018. Attualmente lavora ad una storia della Shoah in Italia.

Laureatasi con una ricerca sull’eccidio di Sant’Anna di Stazzema, basata su un ampio campione di interviste condotte tra il 1999 e il 2000, ha preso parte al progetto di ricerca “Per un Atlante delle stragi naziste in Italia” ed è stata consulente della Procura del Tribunale militare di La Spezia e di Verona nei procedimenti giudiziari relativi alle stragi naziste di Monchio, Susano e Costrignano, Borgo Ticino e Fragheto. Ha conseguito il dottorato di ricerca presso l’Università di Firenze nel 2006 con una tesi sulla violenza del fascismo repubblicano e i processi per collaborazionismo. È stata borsista dell’Istituto per la storia del movimento di liberazione in Italia (INSMLI), per il quale ha svolto uno studio sull’occupazione italiana e le forme di repressione nella Provincia autonoma di Lubiana, e dal 2014 assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell’Università di Bologna. Dal 2018 insegna storia contemporanea presso l’Università di Bologna e l’Università Vita e Salute San Raffaele di Milano. È membro del comitato scientifico dell’Istituto Cervi e della redazione di “Italia contemporanea”.

Tra le principali pubblicazioni: Leoni Vegetariani. La violenza fascista durante la RSI (CLUEB, 2011); Fra politiche di violenza e aspirazioni di giustizia (Carocci, 2009); Sant’Anna di Stazzema. Storia e memoria della strage dell’agosto 1944 (DeriveApprodi, 2004).

Simona Salustri è docente a contratto di Storia contemporanea e History of Mass Communication all’Università di Bologna. Ha conseguito il dottorato di ricerca presso l’Università di Firenze nel 2006 ed è stata assegnista di ricerca ininterrottamente dal 2008 al 2016 presso l’Ateneo di Bologna. È docente del Master di secondo livello in Comunicazione storica dello stesso Ateneo e fa parte del comitato scientifico del Master e di quelli del Centro internazionale di didattica della storia e del patrimonio, e dell’Istituto di storia della Resistenza di Forlì-Cesena. È stata ricercatrice ospite presso Yad Vashem e l’Université Paris X-Nanterre.
Tra i suoi temi di ricerca, la persecuzione degli ebrei, la Resistenza, l’epurazione, la memoria pubblica e privata del fascismo e della guerra.
Ha pubblicato fra l’altro L’autunno nella Resistenza. 10 ottobre 1944 Casalecchio di Reno. La strage, il processo, la memoria, (il Mulino, 2011), Fare i conti con Vichy: l’epurazione in Francia, «Storia e Problemi Contemporanei», 67 (2014) e con R. Mira, La memoria della Resistenza, in La Resistenza, il fascismo, la memoria, Bologna 1943-1945 (Bononia University Press, 2017).

Ha conseguito nel 2011 il dottorato di ricerca in Storia contemporanea presso l’Università della Tuscia e l’Université Paris X – Nanterre con una tesi sull’antisemitismo e la persecuzione degli ebrei nella Repubblica sociale italiana. È stato borsista presso il Centro di documentazione ebraica contemporanea (CDEC) di Milano, dove ha svolto una ricerca sull’atteggiamento della Resistenza italiana di fronte alla Shoah, e assegnista presso l’Istituto storico germanico di Roma (DHI), occupandosi della presenza degli ebrei stranieri a Roma tra il 1933 e il 1945. Dal 2014 insegna Storia moderna e Storia contemporanea presso la facoltà di Scienze Sociali della Pontificia Università San Tommaso d’Aquino a Roma ed è stato docente a contratto di Storia dell’Europa contemporanea presso l’Università della Tuscia. È membro del comitato direttivo dell’Istituto romano per la storia d’Italia dal fascismo alla Resistenza (IRSIFAR).

Tra le sue pubblicazioni: Ordinaria amministrazione. Gli ebrei e la Repubblica sociale italiana (Laterza, 2017); La Resistenza di fronte alla persecuzione degli ebrei in Italia, 1943-1945 (CDEC, 2015).

Comitato Scientifico:

Luciano Zani, Liliana Picciotto, Brunello Mantelli, Giovanni Contini Bonacossi, Lutz Klinkhammer

Professore ordinario di Storia contemporanea presso il Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche della Facoltà di Scienze politiche, Sociologia, Comunicazione della Sapienza Università di Roma.

Vicepresidente dell’ANRP (Associazione nazionale Reduci dalla prigionia). Membro del Consiglio scientifico di “Mondo contemporaneo”. Membro del Comitato scientifico della Fondazione Murialdi. Consulente scientifico delle Associazioni ANRP e ANEI (Associazione nazionale ex Internati); ha collaborato alla costruzione della Mostra permanente “Vite di IMI” a via Labicana 15 e ha curato, in collaborazione con l’Archivio storico del Ministero degli Affari Esteri, una Mostra temporanea sull’Internamento a Roma (ASMAE, maggio 2017), all’Istituto italiano di cultura a Berlino (gennaio 2018) e nella sede dell’ANRP.

Tra le sue principali pubblicazioni: Italia Libera, il primo movimento antifascista clandestino, 1923-25, Roma-Bari, Laterza, 1975; Fascismo, autarchia, commercio estero. Felice Guarneri, un tecnocrate al servizio dello “Stato nuovo”, Bologna, Il Mulino, 1988; Fra due totalitarismi. Umberto Nobile e l’Unione Sovietica (1931-1936), Roma, Aracne, 2005; Cremona fascista, in “Mondo contemporaneo”, 1-2017, pp. 5-67.

Tra le sue numerose pubblicazioni dedicate agli Internati militari italiani (IMI) si segnalano: Resistenza a oltranza. Storia e diario di Federico Ferrari, internato militare italiano in Germania, Milano, Mondadori, 2009; Le ragioni del “No”, in “La Critica sociologica”, 170, estate 2009; Reduce tra re e duce, in S. Frontera, Il ritorno dei militari italiani internati in Germania. Dalla “damnatio memoriae” al paradigma della Resistenza senz’armi, Roma, Aracne, 2015.

È storica della Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea (CDEC) con sede a Milano.

È autrice dell’opera di base sulla Shoah in Italia: Il libro della memoria. Gli ebrei deportati dall’Italia 1943-1945 (Mursia, Milano 1991, 2002), di L’alba ci colse come un tradimento. Gli ebrei nel campo di Fossoli 1943-1944, Mondadori, Milano 2010  e di altri numerosi libri e articoli scientifici.

La sua ultima ricerca, pubblicata con il titolo Salvarsi. Gli ebrei d’Italia sfuggiti alla Shoah 1943-1945 (Einaudi, Torino 2017) è stato riconosciuto miglior libro di storia contemporanea dell’anno dalla prestigiosa Società Italiana per lo Studio della Storia Contemporanea (SISSCO).

Picciotto fa parte della direzione della rivista “La Rassegna mensile di Israel” ed è membro del comitato tecnico-scientifico della Presidenza del Consiglio dei Ministri per la creazione del padiglione italiano del museo di Auschwitz.

È coautrice della quadrilogia dei film documentari diretti da Ruggero Gabbai: Memoria, Gli ebrei di Fossoli, L’ultimo viaggio. Rodi-Auschwitz, La razzia-Roma 16 ottobre 1943, che hanno ricevuto premi e riconoscimenti internazionali.

È responsabile scientifica del progetto Edoth. Gli ebrei del Mediterraneo immigrati in Italia, del CDEC

Dottore di ricerca in Storia Contemporanea, è professore di Storia delle Relazioni Internazionali presso l’Università della Calabria. In precedenza ha insegnato a lungo Storia Contemporanea presso l’Università di Torino. È stato professore ospite nelle Università di Potsdam, Monaco di Baviera, Kiel, Saarbrücken, all’Institut für Zeitgeschichte e al Zentrum für Zeithistorische Forschung. Condirettore del “Giornale di Storia Contemporanea”. Membro del comitato scientifico del Master in Didattica della Shoah, presso l’Università di Roma Tre; dell’Arbeitsgemeinschaft für die neueste Geschichte Italiens, della Società italiana per lo studio della storia contemporanea (SISSCO), di cui è stato membro del direttivo, e della Società italiana per la storia contemporanea dell’area di lingua tedesca (SISCALT), del cui direttivo fa parte. Specialista di fascismi e conflitti nel Novecento, conta oltre 160 pubblicazioni in italiano, tedesco, inglese, francese, castigliano, catalano portoghese e polacco. Si occupa in particolare di storia dei fascismi, di storia della Germania e di storia delle relazioni internazionali nell’età contemporanea.

Tra le pubblicazioni più recenti: “Tante braccia per il Reich!”. Il reclutamento di manodopera coatta nell’Italia occupata 1943-1945, Milano, Mursia, 2019 (curatela); L’Europa sotto il tallone di ferro. Dalle biografie ai quadri generali, IV volume de Il libro dei deportati, Milano, Mursia, 2015 (curatela).

Attualmente condirige una ulteriore ricerca sull’arruolamento di manodopera nell’Italia occupata per l’economia di guerra della Germania nazista.

Giovanni Contini è stato dagli anni Ottanta Research Fellow del King’s College (Cambridge, U.K.), direttore del settore “Archivi audiovisivi” della Sovrintendenza Archivistica per la Toscana, e ha insegnato Storia contemporanea e Archivistica presso l’università di Roma La Sapienza. Ha rappresentato l’Italia nel Comitato per la Tradizione Orale del Consiglio Internazionale degli archivi e ha fatto parte del comitato Italiano Unesco per la salvaguardia dell’eredità immateriale. Ha avuto esperienze di insegnamento all’estero come visiting professor all’Università di Tokyo, Komaba, e Regents’ Fellow presso l’Università della California (UCLA) di Los Angeles; qui ha anche partecipato per conto del MiBAC alle ricerche della Shoah Foundation. Fra il 2013 e il 2016 è stato nuovamente invitato presso UCLA e in Giappone per tenere conferenze sui suoi temi di studio, e nel 2016 dall’Università di Amsterdam come visiting professor. E’ stato dal 2013 al 2017 presidente della Società italiana di storia orale. Nel 2018 in Brasile ha partecipato con Paul Thompson e altri storici inglesi ad una serie di incontri con storici orali di varie città brasiliane. Nel 2019 ha tenuto una conferenza presso UCLA dal titolo “When Novelist Overcome Historians. The Memory of the Italian Resistance During the first Decades of the Post-war Period”

Nel quadro di un’ampia produzione di oltre cento articoli, di libri e prodotti audiovisivi, in cui ha intrecciato la sua esperienza di ricerca della storia orale con una molteplicità di fonti, ha scritto Memoria e Storia (Franco Angeli, 1985), La memoria divisa, Rizzoli, Milano 1997 e  Aristocrazia contadina, Siena, Protagon, 2005.

Lutz Klinkhammer vicedirettore dell’Istituto Storico Germanico di Roma, docente di storia moderna e contemporanea. Nato a Treviri nel 1960, ha studiato storia, storia dell’arte e scienze politiche all’Università di Treviri; ricercatore nelle università di Treviri 1988-1991 e Colonia 1992-1999; titolare della borsa di studio della Fondazione Historisches Kolleg di Monaco nell’anno accademico 1997/1998; Feodor Lynen Fellow della Fondazione Alexander von Humboldt 1998/1999; dal 1999 presso l’Istituto storico tedesco di Roma come referente per l’area di ricerca del XIX e XX secolo; Venia Legendi per la storia moderna e contemporanea e membro del corpo docente al dipartimento di storia dell’Università Johannes Gutenberg di Magonza 2016.

Vincitore del “Premio Acqui Storia” 1994 per il libro “L’occupazione tedesca in Italia 1943-1945”; perito della corte nella causa contro W. Lehnigk-Emden per omicidio dinanzi alla corte d’appello di Coblenza 1994; esperto della Commissione parlamentare bicamerale di Inchiesta sulle cause dell’occultamento di fascicoli relativi a crimini nazifascisti (2004-2006); esperto per la “Commissione del recupero del patrimonio bibliografico della Comunità ebraica di Roma, razziato nel 1943” presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri (2005-2007); membro della Commissione storica tedesco-italiana nominata dai ministri degli affari esteri della Repubblica federale di Germania e della Repubblica italiana dal 2009 al 2012.

Per CV e pubblicazioni cfr. http://dhi-roma.it/index.php?id=klinkhammer&L=11